Di certo l’impresa è notevole sia dal punto di vista tecnico sia da quello mediatico, non ultimo certamente quello economico e di salvaguardia ambientale ed energetica, ma tutto ciò è poco rispetto all’entità del piano che il dinamico duo di fondatori-piloti sta mettendo in cantiere per il 2015: infatti, Solar Impulse dovrebbe addirittura sperimentare un giro del globo, una sorta di giro del mondo in poco più di 80 giorni in chiave ultramoderna, tra aprile e luglio 2015. Un progetto ambizioso e incredibilmente innovativo, dagli incredibili vantaggi, che vede anche, come per altre invenzioni, la firma di un italiano. Dovremmo essere più fieri del nostro Paese.
Di Luisa Galati