In futuro, forse, non avremo bisogno nemmeno di occhi per vedere. Il prossimo anno, una persona cieca dall’Australia sarà la prima a ricevere un paio di occhi bionici che sostituiranno gran parte del suo sistema visivo. L’apparecchio è composto principalmente da una telecamera che, montata su un paio di occhiali, collezionerà e invierà informazioni esterne direttamente al cervello.
Il piano è di impiantare fino ad 11 piccole piastrelle, ciascuna caricata con 43 elettrodi, nell’area del cervello che gestisce la visione. Quando quest’area è stimolata, le persone riportano di vedere alcuni bagliori di luce. Il professore Lowery crede che ciascuno di questi elettrodi potrebbe creare un punto di luce che è simile alla percezione di un pixel. In totale, le piastrelle, forniranno un’uscita di circa 500 pixel i quali sono abbastanza per ricreare un’immagine semplice. Anche se questa risoluzione è comunque lontana dalla capacità di un occhio umano, che può riprodurre immagini da 1 a 2 milioni di pixel, dovrebbe essere a bastanza da ristabilire, in modo basico, il senso della vista.
I primi volontari saranno persone che hanno perso la vista a causa di incidenti, questo perchè ci sono dubbi che gli occhi bionici potrebbero funzionare su pazienti ciechi dalla nascita.
“Se tutto va come stabilito, i volontari riusciranno ad acquistare un abbozzato senso della vista che è pur sempre un inizio” – conclude Lowery.
Di seguito la conferenza in inglese che aggiorna sui progressi del progetto degli occhi bionici, tenutasi alla Monash University alla fine di questo Ottobre:
di Manuela Camporaso
Credits: www.newscientist.com