Guardavo le pareti di casa mia: erano tutte bianche e mi davano un senso di vuoto. Allora ho provato a cimentarmi nel dipingere. Mi piacevano le case vecchie con i loro tetti vissuti, poi i tramonti che sono molto suggestivi da casa mia ed ancora, i paesaggi della periferia e le marine con le barche. Questo periodo figurativo è stato molto positivo. Poi sono seguiti altri periodi non figurativi che prendevano spunto da eventi della quotidianità. Successivamente ho iniziato a curvare le tele e dopo, a fare delle composizioni geometriche che sovrapposte le une alle altre, sono diventate delle pitto-sculture.
Ho avuto delle interessanti esperienze espositive; tra queste ho fatto una personale in Croazia, dove il curatore della mostra, visti i miei quadri completi di cornice, mi ha fatto togliere le cornici. Infatti nella sua galleria non c’erano le famose “catenelle” ma soltanto chiodi che egli spostava in base alla sua visione della mostra. Il suo concetto era che tolte sia le cornici che le catenelle, il visitatore non era distolto dal contorno ma era completamene attratto dalle opere esposte.
Che tipo di pittura realizzi?
Utilizzo qualsiasi tecnica in base al soggetto che devo dipingere ma prediligo l’olio su tela.
Che tipo di artista sei?
Sono autodidatta. Il mio percorso è stato vario in quanto da quando ho iniziato a dipingere, sono sempre stato alla ricerca di qualcosa di nuovo; ora secondo i miei concetti, sono al sesto periodo. Ho iniziato a dipingere per hobby ed oggi questo è diventato qualcosa di più.
Cos’è per te l’originalità? Se ne può ancora parlare secondo te?
Qualcosa che è diverso da quello già visto, perché un’idea, un concetto eseguiti da altri, che non sono gli autori originali, sono sempre delle brutte copie. Si, purché questa identifichi l’artista
Che cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Se parliamo di pittura stiamo andando verso qualcosa che non sarà più pittura. Infatti già oggi per capire quanto vediamo ci vuole “l’interprete”, dato che è difficile indovinare cosa vuol dire l’artista. Per poter giudicare è necessario l’intervento del critico il quale cerca di spiegare il concetto dell’opera, ma non sempre riesce ad entrare nell’intenzione dell’artista.
Oggi si acquista un’opera, anche se non piace. Infatti basta il nome abbastanza importante ed il prezzo e questo diventa un investimento oppure un complemento d’arredo.
Quale tecnica utilizzi per realizzare le tue opere?
Per realizzare le mie opere utilizzo qualsiasi cosa: olio, acrilico e applicazioni di materiali vari; modifico le tele curvando il compensato telato nelle varie forme, ed ancora propongo opere geometriche composte da vari elementi che si possono scomporre creando altre forme diverse da quelle iniziali.
Quali correnti artistiche hanno influenzato il tuo stile?
Non posso dire quali correnti mi hanno influenzato, semplicemente “mi piaceva dipingere”.
Sei sposato, hai una tua famiglia?
Sono sposato e ho due figli.
Che cosa vuoi comunicare con la tua pittura?
La pittura non è solo dipingere tutto quello che vediamo ma deve esprimere anche sensazioni, dove il colore e le varie composizioni realizzate sulla tela colpiscono chi le guarda; vogliamo creare qualcosa che non possiamo chiamare vera pittura ma forme nuove che qualche volta non sono capite perché troppo nuove . Comunque penso che bisogna credere in quello si fa.
Le mie opere si possono vedere nel sito www.sergiobastiani.it e su alcune riviste: ad esempio: ArteShop magazine dal n°12 al n°15 distribuito da Mondadori. Oppure invio del catalogo via mail scrivendo a: info@sergiobastiani.it
Hai un consiglio da dare a chi vorrebbe iniziare questo magnifico viaggio artistico?
Ribadisco che sono autodidatta. Per iniziare forse è meglio frequentare delle scuole, dei corsi di pittura, visitare musei e le gallerie d’arte ed ascoltare i commenti dei critici relativi alle diverse espressioni pittoriche.
Questa è la prima intervista con voi e aspetto quindi un commento da parte dei lettori.
Di Maria Valentina Patanè