Inaugurata il 5 dicembre 2012, la mostra “Il segno della gloria” dedicata ad Antonio Canova a Roma, resterà aperta fino al 7 aprile 2013, andando oltre la programmazione iniziale, che ne prevedeva la chiusura il 30 marzo 2013.
In mostra vi è una raccolta di circa 80 opere tra disegni, dipinti, lettere e sculture dell’insigne interprete del Neoclassicismo Antonio Canova.

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Antonio Canova è nato a Passagno nell’alto Trevigiano il 1 novembre del 1757, in una famiglia di scalpellini è morì a Venezia il 13 ottobre 1822. Il 16 ottobre 1822 si tennero i solenni funerali a San Marco.

La mostra espone 79 disegni di Antonio Canova selezionati dai 1800 circa che costituiscono la più grande raccolta di disegni di un’artista esistente al mondo, donata tra il 1849 e il 1857 da Giovan Battista Sartori Canova, fratellastro dell’artista, all’appena inaugurato Museo Civico di Bassano.

Durante la visita si nota che i disegni sono accompagnati da modelli e repliche in terracotta e gesso, da marmi e da dipinti dell’artista sempre provenienti dalle raccolte bassanesi, dal Museo di Roma e dei Musei Capitolini, oltre che da incisioni fatte eseguire da Antonio Canova per illustrare le proprie realizzazioni.

La mostra è curata da Giuliana Ericani, direttrice del Museo di Bassano del Grappa da cui provengono i disegni. Come lei afferma, attraverso i disegni del Canova è possibile percepire il pensiero il suo pensiero esplorando quelle che sono le ragioni delle sue opere e l’anima delle sculture.

La mostra si divide in tre sezioni:

PRIMA SEZIONE- IL DISEGNO DI ANTONIO CANOVA
Raccoglie una selezione della varietà del suo segno e dei modi della sua progettazione.
Le parole del Cicognara (1822) “solea gittare in carta il suo pensiero con pochi e semplicissimi tratti, che più volte ritoccava e modificava”, costituiscono la traccia per la comprensione dei disegni dei taccuini a matita o penna, con un segno che torna più volte su se stesso ad indicare l’urgenza del pensiero.
L’ALBUM A è dedicato agli “Studi di donne”, tappa importante dell’artista, in quanto, è divenuto famoso soprattutto per il suo modo unico di rappresentare la bellezza femminile.
Grazie al lavoro del padre, Canova si appassionò alla scultura e a Venezia iniziò i suoi primi studi e la sua formazione subendo l’influenza di un grande dell’arte del Seicento Gian Lorenzo Bernini. In seguito si trasferì a Roma dove conobbe i maggiori protagonisti dell’arte neoclassica.
Nell’ALBUM D1 è utilizzata la penna, ed “è funzionale ad una resa nitida, precisa dell’impalcatura ossea e della struttura muscolare”. (Pavanello 2001).

SECONDA SEZIONE – CANOVA E LO STUDIO DELL’ANTICO
I disegni di statue antiche eseguiti da Canova a Roma e Firenze sono contenuti in diversi album. Il nucleo più consistente è contenuto nell’album B e comprende 43 fogli su 36 carte, perlopiù a matita.

TERZA SEZIONE – CANOVA E I PERSONAGGI STORICI
Espone fogli con disegni di Antonio Canova che costituiscono “pensieri” o “prime idee” o “progetti” per opere in marmo realizzate o anche solo eseguite nei modelli in gesso per protagonisti della storia italiana, europea e mondiale tra il Settecento e l’Ottocento. In questa sezione vi compaiono i disegni per i monumenti e le sculture di Clemente XIII e XIV, Napoleone Bonaparte, Maria Luisa d’Asburgo, Maria Cristina d’Austria, Carlo III e Ferdinando I di Borbone, George Washington, Vittorio Alfieri, Orazio Nelson e Paolina Borghese Bonaparte e opere commissionate da Giorgio IV re d’Inghilterra, Joséphine Beaurnhais Bonaparte, Luciano Bonaparte e Pio VII.

La mostra affronta per la prima volta lo studio del disegno di Canova da due punti di vista, quello stilistico, affrontando le sue caratteristiche e il rapporto con gli artisti contemporanei e quello di prima idea per l’opera realizzata.

La selezione delle opere offre un quadro storico ben delineato sull’Europa del Settecento e Ottocento, chiarendo il ruolo culturale del sommo sculture e del primo grande artista della modernità.

I disegni del Canova sono accompagnati da dipinti, gessi, terrecotte e marmi dei musei di Bassano del Grappa e dei Musei di Roma, i quali consentono di visualizzare il passaggio dalla fase ideativa alla realizzazione dell’opera e che offrono una visione a tutto campo dell’artista e della sua opera.

Partendo dal disegno, la mostra individua due principali percorsi di lettura dell’opera canoviana: il rapporto con la scultura antica delle collezioni romane e con i personaggi storici e della cultura del suo tempo.

Il pubblico potrà eseguire un confronto tra i progetti e le opere realizzate, grazie alle acqueforti fatte eseguire da Canova in un’impresa di documentazione e promozione dei propri lavori prendendo l’aria di una campagna acquisti di assoluta modernità.

PALAZZO BRASCHI – ROMA
PIAZZA SAN PANTALEO, 10
INGRESSO SIA DA PIAZZA NAVONA CHE DA VIA PASQUINO

ORARI
Martedì – Domenica dalle 10.00 alle 20.00

INGRESSO:
Biglietto intero: € 11,00
Biglietto ridotto: € 9,00

Di Jilian Cosci

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