USA RUSSIA

Il Papa reclama terra e libertà per tutti in un mondo dove il progresso ed il benessere, così come li conosciamo ed ereditiamo, sono stati strappati a suon di fucilate inseguendo la ragione del più forte che ha spinto i pellerosse prima nella riserve, quindi alla parziale estinzione. Come per le specie animali guidate dall’istinto, non dalla ragione, prevale il più forte mentre il debole soccombe.
Per contro, nello stato del Vaticano non sono stati avvistati profughi di nessuna specie.
Who has the bigger gun“, è da sempre il fondamento della politica espansionistica americana: L’esercito più potente e meglio armato al mondo.

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Anche noi in Europa abbiamo avuto i nostri Hitler e Mussolini, prima ancora Napoleone cosi come il sud America ha avuto i suoi Cortez e Pizarro e la corona di Spagna, ma, e pluribus unum, solo gli Stati Uniti d’America hanno mantenuto quella forza e coesione, insieme all’impero sovietico dopo la rivoluzione bolscevica, per mantenere il duopolio del dominio mondiale in un infinito braccio di ferro giocata sul ricatto nucleare da un lato, e accordi di convenienza dall’altro.

Certamente, ci sono stati anche sforzi eroici ed atti di generosità. Senza le truppe anglo alleate oggi saremmo una colonia tedesca e, senza il piano Marshall, spaleremmo ancora le macerie della guerra.

USA RUSSIAPer esprimere questa riconoscenza, dobbiamo però prima fingere di ignorare le numerose testimonianze ed atti storici che, con fotografia impietosa, ben ricostruiscono come le truppe di Hitler, in una Germania ridotta alla fame dal precedente conflitto bellico, siano state bene finanziate dalla stessa finanza statunitense e britannica e come Hitler fosse gradito nella City ed a Wall Street.

Un “premier” di altri tempi, un abile comunicatore avente lo scopo, tramite una ideologia imposta, di innescare un conflitto di proporzioni gigantesche. All’epoca gli ebrei, oggi gli extracomunitari o, ancora più suggestivo e machiavellico, lo stesso popolo europeo perchè non è chiaro chi dovrà soccombere e chi sta dalla parte di chi. Vedete forse l’attuale governo, italiano ed europeo, dalla parte della popolazione residente? Io no.

Inoltre, visto che sia americani che inglesi, sapevano dove fossero le installazioni tedesche per la produzione dell’arsenale bellico, ebbene, per tutta la durata del secondo conflitto mondiale tali installazioni non vennero mai bombardate favorendo il sorgere di immense ricchezze tra diverse delle famiglie caposaldo della politica americana non dimenticando grandi gruppi tedeschi sorti unicamente grazie alla manodopera gratuita fornita dagli ebrei. Suona nessun campanello nella analogia? Jobs act – Arbeit macht frei.

ISIS TERRORE veniamo ad Isis; avamposti armati e finanziati dagli Stati Uniti che si sono organizzati in un fenomeno di conquista. Sarebbe facile eliminarli, tutti sanno dove sono. Peccato che il fiume di armi che attualmente transita per la Turchia, a cui ora si aggiungerà la Russia per una equa divisione della torta, fa gola a troppi. E intanto la gente muore mentre 4 mila dei loro terroristi sono già in Europa pronti ad attaccarci in base a quale paese sia più conveniente destabilizzare favorendo le speculazioni studiate a tavolino.

Anche l’Africa è stata suddivisa con il righello in stati e staterelli in perenne lotta tra loro favorendo l’incessante giovamento di Gran Bretagna e Francia che hanno sorretto questo o altro leader sanguinario da Baptiste, con i suoi blood diamonds a Babanjida mentre gli Stati Uniti si spartivano la fetta più grande nel perenne confronto armato con il nemico di sempre: l’Unione Sovietica.

Si sprecano gli episodi da cappa e spada legati al periodo della guerra fredda.
Anche dopo la caduta del muro di Berlino non manca una storia costellata di eventi “sospetti” legati all’incessante traffico di armi provenienti dai depositi Ukraini, stracarichi di armi per uno scontro mai avvenuto tra Stati Uniti e Russia insieme a piccoli doni di plutonio per aspiranti scienziati iraniani in cambio di rolls royce e casa a Montecarlo o Parigi.

Alexander LitvinenkoQualcuno oggi ricorda ancora Alexander Litvinenko? Ex spia del Kgb, divenuto cittadino britannico in cambio della cessione di alcuni segretucci, morì a Londra avvelenato dal Polonio nel 2007.

Ci sono simpatiche similitudini; se guardiamo agli Stati Uniti, i Clinton sono circondati da una lunghissima scia di suicidi e morti sospette di persone che avrebbero dovuto testimoniare contro il loro operato, scandali e speculazioni edilizie, favori per compravendita di armi e varie.

Se guardiamo ad est, ecco la stagione di caccia aperta da Putin che spicca però per orginalità: Vuoi mettere il polonio contro un suicidio simulato per annegamento nella vasca da bagno o un palo telefonico (Clinton) che improvvisamente ti taglia la strada? Diranno che è stato uno starnuto e che il conducente ha perso il controllo.

AssadArrivando ad oggi, siamo all’oramai consumato braccio di ferro sulla Siria. Da tempo in stallo.

Dopo l’ascesa al potere della famiglia Assad, grazie al colpo di stato consumatosi nell’oramai lontano 1963, timide proteste iniziate nel 2011 videro l’arresto e la tortura di 14 ragazzi che scrissero su di un muro ” il regime deve cadere”.

Forse parte di quei ragazzi, oggi profughi, ricorderanno che mentre protestavano contro il regime, ogni famiglia siriana riceveva un compenso adeguato al mantenimento di un elevato tenore di vita, educazione universitaria, ottima assistenza sanitaria, e riscaldamento gratuito.

Ricordano un pò le frangie della nostra sinistra borghese da centri sociali. Sputano contro il sistema mentre il papà assicura loro la villa a Forte dei Marmi sognando il mondo multietnico, dimentichi che, non sempre, ciò che è etnico è adatto alla nostra cultura ed alla piena e civile integrazione.
Anche un cannibale viene infatti definito “etnico“, e l’etnico Kobobo ha fatto fuori 5 poveri pensionati armato di piccone.

La crisi siriana, inoltre, ripropone tre questioni pre esistenti:
1) La possibilità che con questa crisi si rafforzino le monarchie sunnite che controllano il mercato del petrolio eliminando i governi dell’Iran e della Siria che si pongono in contrasto a tale politica;

2) La possibilità che si rafforzi l’influenza americana sul territorio, progetto iniziato con l’invasione dell’Iraq nel 2003 e che vorrebbe concludersi con l’abbattimento del regime siriano e iraniano. Ovviamente questa strategia è osteggiata dai governi russo e cinese che vogliono mantenere una situazione di stallo nella regione continuando a dialogare diplomaticamente e commercialmente con i due regimi; dicendo commercialmente diciamo una parola sola. Armi.

3) Esiste inoltre la concreta possibilità di un attacco israeliano contro gli impianti nucleari iraniani con l’appoggio dell’Egitto di Al Sisi (curiosa coincidenza è ISIS allo specchio…) che non vede per niente di buon occhio una egemonia iraniana della regione, specialmente ora che, insieme ad ENI, è stato scoperto il più ricco giacimento di gas di cui l’Italia ha il 100% dello sfruttamento.

SorosQualcuno si sarà forse chiesto come mai sia spuntata l’ombra di Soros a sostegno dell’operato di Renzi.

Ci troviamo a fronte di un quadro di fermenti mai visti prima: le dinamiche fin qui sono state di semplice lettura, America o Russia, destra o centro, sommosse isolate ma sempre e comunque riconducibili ad una precisa origine, dai Contras del Cile ai 250 milioni di Euro all’anno con i quali la Comunità Europea finanza la Palestina per mantenere vive le relazioni, così definite, “commerciali“.

In un momento in cui la finanza sfugge alle regole della ragione, privata di una qualsivoglia e purchè minima moralità inseguendo il leitmotiv “get rich or die tryin‘” siamo al “tutti contro tutti” e diventa davvero difficile prevedere quali saranno le prossime evoluzioni in un mondo sempre più privo di umanità e di logica.

Per il resto, rimane il marxismo liberale del Papa dove… siamo tutti uguali, belli, buoni e… ipocriti.

Di Andrea Guidorossi

Email: aguidorossi@gmail.com

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