Queste attività le trovava interessanti sia che si chiamassero architettura, scultura o pittura.. Il problema è che non c’era uno studio che lo avrebbe fatto diventare un inventore… quindi si inscrisse al corso 3D design a Manchester e successivamente al Royal College of Art di Londra dove diventò il nuovo genio dell’architettura anche se così non si potrebbe chiamare visto che studiò solo design.
Ecco allora il nuovo Autobus rosso fiammante a 2 piani di Londra che Thomas disegnò riguardando il risparmio energetico e le funzionalità (per i passeggeri che arrivavano il volo…) I giornali dedicano copertine al 42 enne figlio di un musicista e nipote di un poeta ma è difficile immaginarlo a fare la star.. come lui ammette: “Non voglio avere uno stile da imporre al mondo, io rappresento il mio team, il nostro lavoro è un po’ come provare a risolvere un crimine, si deve trovare la soluzione partendo da zero”. Infatti la sua squadra di 70 persone ha risolto molti casi, dal ponte di Poddington Basin che si srotola come un tappeto, alo showroom a cui si entra da una scultura, dalla stazione bioenergetica che sboccia dal paesaggio, agli edifici che riprendono un’intera città.
“Ammiro chi segue il proprio carattere e non chiama lo stesso mix di architetti da tutto il mondo per progettare lo stesso tipo di spazi, ogni città ha un suo sentimento”.
E per i più impazienti il 28 maggio uscirà la monografia Thomas Heatherwick www.thamesandhudson.com
Di Maria Valentina Patanè