THE YOUNG POPE – Il Papa moderno di Sorrentino
Piazza S.Marco, notturno. No, non è una delle inquadrature di ” Youth“, ma fa parte dell’incipit visto a Lido in anteprima di ” The young Pope”. “Venezia esercita un fascino particolare sotto molti aspetti. Di più non posso anticipare”, ha rivelato Paolo Sorrentino.


08/10/2015 sc.210 – ep. 2
in the picture Paolo Sorrentino.
Photo by Gianni Fiorito
La 73. Mostra del cinema di Venezia ha portato anche le serie tv – in questo caso per Sky- nel vivo della kermesse, e il regista di origini napoletane ha omaggiato proprio Venezia nel cominciare a tratteggiare il suo giovane Papa, interpretato da un moderno Jude Law.
” Le serie tendono ad essere dimenticate” ha spiegato Sorrentino in conferenza stampa: “per cui alcuni aspetti li ho trasposti dal cinema perché li si ricordi di più. Con le serie però si possono approfondire le digressioni, e c’è comunque più tenuta narrativa, più storia rispetto ai film”. Il regista ha continuato a svelare il suo concetto sulle puntate che saranno trasmesse in Tv :”lo considero come un film lungo 10 ore”.


10/23/2015 sc. 108 ep. 1
In the picture Jude Law.
Photo by Gianni Fiorito
La presenza di Diane Keaton nel cast, insieme al nostrano Silvio Orlando – che personalmente qui mi ha ricordato parecchio Habemus Papam – danno ancora più carattere ai personaggi che si muovono nel mondo del Vaticano. Law è un Papa giovane, moderno, che rompe le regole sedimentate tra i cardinali, ma ben più tradizionale e fedele ai valori della Chiesa.
Certo, è anche un Papa che fuma, elemento presto spiegato da Sorrentino con: “perché sapevo che Ratzinger fumava”. La storia è in realtà prima di tutto sull’uomo, Lenny Belardo, il nome originale di Papa Pio XIII, ma il lavoro fatto sul suo personaggio sta nell’indagare sulle contraddizioni interne e problematiche, è diverso dagli altri questo Papa.
Di sicuro il lato positivo è Jude Law, affascinato dal suo personaggio, che ha dichiarato di aver trovato lo script di “The young Pope” molto “exciting” , tanto che ben incarna la giovane modernità piombata in un vecchio mondo clericale, ma allo stesso tempo uno spauracchio di quale potrebbe essere un futuro Papa. Infatti il Papa qui ritratto è molto diverso da quello attuale, in pratica “diametralmente opposto all’odierno perché è un cambiamento che potrebbe accadere davvero in futuro”. A chi si pone domande sulla scelta, il regista risponde col suo pensiero di partenza “Questo Papa in fondo è molto verosimile, ed era l’effetto che cercavo”.
Perché Sorrentino aveva bisogno di lavorare per la televisione? “Al giorno d’oggi non ho paura di firmare ciò che può essere definito televisivo: non è più un aggettivo deteriore, ma segno che la realtà sta cambiando per la tv e le serie .
Di Luisa Galati