Sembra incredibile che quel ragazzo 32enne seduto col suo maglioncino da collegiale inglese in sala conferenze stampa del Palazzo del Casinò del Lido di Venezia possa essere lo stesso personaggio che ha per protagonista “Danish girl”, il film che racconta la vita del primo transessuale esistito al mondo. La trasformazione del già premio Oscar Eddie Redmayne è del tutto fuori dell’ordinario, finora la più estrema e convincente dell’intera 72.Mostra del cinema di Venezia.
Il film è una fortissima dimostrazione d’amore tra Lili e Gerda, che rimane al suo fianco pur con molta sofferenza, ma dando prova di un sentimento incrollabile e di uno spirito da pioniera, pensando agli anni in cui avvenne la vicenda. Tutto il film è percorso anche dalla ricerca dei dettagli, dai costumi alle scenografie, a una magnifica fotografia per dar risalto all’arte e alla bellezza, compagne delle vite della coppia di artisti. L’attore che interpreta l’amico d’infanzia di Einar , Matthias Schoenaerts, ha dichiarato “l’arte e il bello salveranno il mondo”, e in un certo senso questo è il filo rosso del film. Ma il contenuto è essenzialmente l’amore, che fa di una moglie una fedele compagna e una grande amica nel momento di transizione.
“Eddie era la persona che volevo per questo film. Credo in lui come attore e mi sembra che esprima una certa fluidità di genere” spiega Hooper. Redmayne in conferenza stampa ha svelato: “Per me fare questo film è stata una vera educazione, anche morale. Ho incontrato molti transessuali per prepararmi alla parte, addirittura ho conosciuto una coppia di Los Angeles che si è dimostrata molto gentile, e che mi ha detto: mi puoi chiedere qualsiasi cosa. Per me è stato fondamentale per tentate di capire cosa si prova. E per me è stato un regalo poter lavorare a questa incredibile storia”.
Di Luisa Galati
Il trailer del film in anteprima