Steven Sanchez è rimasto paralizzato dai fianchi in giù dopo un’incidente in modo avvenuto 10 anni fa, ma ora riuscirà a camminare dinuovo grazie all’aiuto di un esoscheletro robotico chiamato Phoenix. Sviluppato alla compagnia Californiana SuitX, ora può essere utilizzato da adulti e bambini, anche se originariamente era stato disegnato per restituire la mobiltà ai bambini con disordini neurologici che non riuscivano a camminare senza assistenza. La tuta, realizzata su misura, è ora in vendita al prezzo di circa € 36,000.
Il prezzo dell’ esoscheletro robotico Phoenix è una cifra grande per molte persone che investirebbero la somma in un auto, ma non è una cifra grande nel mondo della medicina. Il Phoenix non è nemmeno tra le protesi più leggere in circolazione, considerando il peso di circa 12 kg, ma ha di sicuro delle caratteristiche uniche comparando con altri esoscheletri presenti sul mercato. Prima di tutto, è una struttura modulare, il che significa che può essere adattato a persone con una paralisi parziale presente solo su un lato del corpo, inoltre l’ esoscheletro robotico può essere strutturato per essere indossato da persone di diversa misura, dai bambini al giocatore di pallacanestro più alto. E per finire c’è da dire che si tratta dell’unico esoscheletro disponibile al pubblico che può restituire la mobilità alle persone affette da paralisi.
Il fondatore della SuitX inoltre afferma: “Purtroppo con l’esoscheletro che abbiamo costruito non possiamo curare la paralisi o la ferita ma possiamo evitare le ulteriori complicazioni provocate al paziente dallo stare seduto tutto il tempo su una sedia a rotelle. E in base a questa prospettiva il cliente acquisirebbe di sicuro un miglioramento dello stile di vita”.
L’ esoscheletro Phoenix, che è alimentato da una batteria che dura circa otto ore, è il risultato finale di una serie di studi, richerche e test durati anni, i quali si sono tenuti presso l’University of California-Berkeley’s Robotics and Human Engineering Laboratory.
Steven Sanchez ha aiutato i ricercatori con gli studi sin dai primi prototipi elaborati nel 2012. Da quei primi test Sanchez è riuscito a camminare dinuovo dopo il suo incidente che lo aveva reso paralitico. Il team di SuitX spera di riuscire ad avere lo stesso impatto positivo anche su molte altre persone.
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di Manuela Camporaso
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