NOCTURNAL ANIMALS – Il notturno elegante di Tom Ford
La passione di Tom Ford per il cinema c’era sempre stata, fin da quando era giovanissimo, ma la vita poi lo ha portato sulla strada del mondo fashion. Lo stesso che non ha abbandonato nel dirigere “Nocturnal animals“, film “notturno” che si snoda su due tempi e luoghi, paralleli ma in qualche modo legati tra loro.
A far da sfondo a un thriller piuttosto violento ma anche intimista, gli universi dell’arte – contemporanea – e della moda, raccontati in modo estremamente elegante e dettagliato.
Susan riceve un manoscritto da Tony, il suo ex marito, amato durante il periodo dell’università. La sua vita e’ impregnata di mostre da organizzare, eventi cui partecipare, riunioni cui presiedere; sembrerebbe una donna ricchissima e realizzata, finché quelle pagine la fanno star seduta a leggere. Comincia ad emozionarsi leggendo quello che appare a tutti gli effetti come un thriller ambientato in Texas, in cui una coppia in auto con la figlia viene molestata lungo una highway nel deserto.
Di qui ” Nocturnal animals” si svilupperà con flashback e salti temporali, compresi i ” salti” dentro il libro. Sebbene non manchi mai il gusto per l’estetica, di cui Ford ha parlato in conferenza stampa come dell’unico modo possibile per accentuare i momenti di drammaticità, gli animali notturni inscenati si muovono spesso contro le classiche convenzioni dei film all’americana, e della società a stelle e strisce stessa.
La figura della donna sotto alcuni aspetti travalica lo stereotipo perché diventa libera. “Bello lo script di Tom, che mi e’ subito piaciuto” ha affermato Jake Gyllenhaal in conferenza stampa ” inoltre il racconto l’ho sentito molto personale, soprattutto per quanto riguarda gli anni universitari. Il ritmo del film e’ lo stesso di quello che ha Tom nel modo di parlare, e il suo film arriva al cuore con la violenza del giorno d’oggi. E questa e’ la sua bellezza”.
Dopo il successo del primo ” A single man”, al Lido di Venezia si vocifera già che “Nocturnal animals” potrebbe essere tra i Leoni della 73. Mostra d’arte cinematografica.
Di Luisa Galati