Descrive in maniera molto dettagliata l’arredamento, la personalità dei genitori, la loro relazione, la madre. Il tema finisce con un “continua”, chiaro indizio di un seguito. Il modo in cui il liceale scrive, la sua padronanza delle parole e della sintassi, e l’argomento, solo apparentemente banale,colpiscono e appassionano il professore e sua moglie, una gallerista d’arte contemporanea. I due continuano a leggere con estremo interesse i temi di quel ragazzo intelligente e inquietante.
C’è il gioco di questa contrapposizione tra due mondi, quello raffinato e culturale e quello più comune, il mondo del romanzo e quello reale, un insieme di vicende famigliari che diverranno intricate e poco gestibili sia dal ragazzo ospite “nella casa” che dal professore.
Ozon ci regala una visione veramente interessante del mondo ai nostri giorni, con una vena malinconica ma allo stesso tempo speranzosa.
Di Luisa Galati