Il 29 agosto la regista indiana Mira Nair tornerà al Lido di Venezia, fuori concorso, per aprire la 69 Mostra d’Arte Cinematografica, diretta quest’anno da Alberto Barbera ( 29 agosto – 8 settembre), con il nuovo film “ The reluctant fundamentalist”. L’ultimo lavoro della Nair, presente a Venezia fin dagli anni ’90 con “Mississipi masala” (1991) e vincitrice del Leone d’oro nel 2001 come regista del discusso “Monsoon wedding”, si ispira al romanzo omonimo di Mohsin Hamid, bestseller tradotto già in ben 25 lingue. La realizzazione del film, della Mirabai Films e Cine Mosaic, è stata possibile grazie alla produzione di Lidya Dean Pilcher e al finanziamento da parte del Doha Film Institute.

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Il DFI, nato nel 2010, è un’istituzione culturale indipendente volta a promuovere il miglioramento e la competenza delle industrie di produzione e a costituire un’industria cinematografica sostenibile in Qatar; inoltre, le co-produzioni di DFI  includono “Black gold” di J.J. Annaud del 2011, il film della Nair e “The Prophet”, tutt’ora in lavorazione.

La cineasta indiana ritorna così per la quinta volta a Venezia, stavolta per presentare un thriller politico che fonde elementi molto contemporanei, incentrato sul tema del fondamentalismo: il protagonista è un giovane pakistano che lavora a Wall street, la cui vita verrà stravolta a seguito dell’attentato alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001. Si trova così a vivere il conflitto tra “il sogno americano”  e il richiamo del paese d’origine e della famiglia, nella cornice d’una crisi internazionale. Tema caro alla regista orientale è stata spesso questa sorta di dicotomia tra il sogno di una vita migliore in un paese come gli Stati Uniti e il non voler dimenticare i valori tradizionali legati alla famiglia d’origine. Il direttore A. Barbera ha dichiarato: “ La Mostra di Venezia è lieta di ospitare nella serata di apertura un film che propone numerosi spunti di riflessione. E’una scelta che sottolinea il ruolo crescente della creatività femminile in tutti gli ambiti della cultura e della società contemporanea. Mira Nair ha realizzato un’esemplare trasposizione cinematografica di un romanzo  che affronta il tema, di grande attualità, dei fondamentalismi di ogni ispirazione e natura.

Con sensibilità, acutezza e notevole senso dello spettacolo, la regista persegue una difficile scelta di campo, ispirata da profonde motivazioni etiche e morali che, pur scegliendo di confrontarsi con la realtà, ne rifiutano i compromessi e le aberrazioni”. Girato a Lahore, Delhi, Istanbul, New York, Atlanta, “The reluctant fundamentalist” è interpretato  da Riz Ahmed, Kate Hudson, Liev Schreiber, Kiefer Sutherland, Martin Donovan, Shabana Azmi, Haluk Bilginer, Om Puri e Meesha Shafi. Sarà proiettato in prima mondiale la sera del 29 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema. Ma la tendenza al femminile nel cinema di questa edizione sarà svelato anche nelle “Giornate degli autori” e nella sezione “Settimana della critica”, che proporrà opere prime da tutto il mondo.

E’ possibile chiedere informazioni sulla biglietteria della 69.Mostra a  biglietteria.cinema@labiennale.org

Di Luisa Galati

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