Le soluzioni futuristiche di abitazioni galleggianti, proposte da designer ed architetti, stanno aumentando a dismisura.  Ci sono molti progetti in giro, ma pochi spettacolari come il Lilypad: la città galleggiante autosufficiente.
Il Lilypad è un progetto di Vincent Callebaut, un architetto Belga che ha avanzato il progetto di una città galleggiante completamente autosufficiente, con lo scopo di ospitare i rifugiati per le future conseguenze del riscaldamento globale.

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L’intenzione del concetto è abbastanza chiara di per sè ma a catturare l’attenzione del pubblico è stata l’incredibile immaginazione dell’architetto, visibile nei suoi lavori.

Fonte di sicura ispirazione per l’architetto è la BIOMIMETICA.

LILYPAD - Una città galleggiante contro il riscaldamento globale

[…] La Biomimetica è lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura come fonte di ispirazione, per il miglioramento delle attività e delle tecnologie umane. La natura viene vista come modello, misura e guida della progettazione degli oggetti e dei manufatti tecnici. […]

Il Lilypad, che è stata progettata inizialmente per somigliare alla pianta della ninfea, vuole essere una città galleggiante a emissioni zero. Grazie all’uso di un certo numero di tecnologie eco-sostenibili (energia solare, energia eolica, moto ondoso, biomassa) la struttura sarebbe non solo capace di produrre tutte l’energia necessaria al suo funzionamento ma sarebbe anche in grado di processare anidride carbonica nell’atmosfera e riassorbirla tramite la sua corazza realizzata in diossido di titanio.

LILYPAD - Una città galleggiante contro il riscaldamento globale

Ciascuna di queste città galleggianti è stata progettata per ospitare circa 50.000 persone ed includono panorami e lembi di terreno ricreati naturalmente, laghi artificiali e tre premontori, creati per assicurare, agli abitanti, un ambiente ospitale e diversificato. Ogni Lilypad è in grado di funzionare in modo ottimale nei pressi delle coste di un territorio o in mezzo all’oceano, viaggiando dall’equatore alle coste del nord, in base alle correnti del golfo.

Il progetto della città galleggiante non è per nulla vicino ad una fase di realizzazione ma si aggiunge con eleganza e determinazione nel vasto gruppo di progetti “galleggianti” già avanzati da altri architetti, con la speranza che possa ispirare numerosi altri progetti, i quali ad un certo punto finiranno senza dubbio per offrire soluzioni funzionali al problema del cambiamento climatico.

Un altro simile progetto galleggiante di grande impatto è City of Meriens, l’università galleggiante realizzata dall’architetto Jacques Rougerie. Per leggere di più [clicca qui].

LILYPAD - Una città galleggiante contro il riscaldamento globale

di Manuela Camporaso

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