Gardin navi Venezia Mostra

“Non poteva mancare a Venezia la mostra di un maestro della fotografia sulle immense navi che violano la laguna e città, già aperta nel 2014 a Milano dal FAI a Villa Necchi Campiglio, insieme a fondazione Forma”, così spiega Andrea Carandini, Presidente del FAI, che ha presieduto all’apertura della mostra fotografica “Venezia e le Grandi Navi” nel negozio FAI-Olivetti, in piazza San Marco a Venezia. Dopo la polemica sul sindaco Luigi Brugnaro e la mancata autorizzazione della stessa mostra presso Palazzo Ducale, già inserita in programma e voluta dalla Fondazione Musei Civici Veneziani, le foto del maestro Berengo Gardin sono “approdate” – meno fragorosamente delle grandi navi – nella sede che forse in modo ancor più appropriato le evidenzia.

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Venezia e le Grandi Navi“Forse il sindaco non sa che a Venezia ho dedicato 10 libri, esaltandone in tutti i modi la bellezza, a partire dal 1965” ha replicato Gardin, veneziano da cinque generazioni, anche se nato a Genova, “Riguardo all’accusa di aver usato “chissà quali teleobiettivi” per creare effetti artificiosi, vorrei sottolineare il fatto che ho addirittura dovuto utilizzare dei grandangoli, perché le navi erano così grandi che non entravano nel mirino della macchina. Solo in alcuni casi ho usato un 90 millimetri, che non è teleobiettivo. Il sindaco Brugnaro dovrebbe conoscere la Costituzione Italiana, art. 21: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

La storia d’amore tra Gianni Berengo Gardin e la città di Venezia è ancora viva: la sua missione di documentare si è fusa con un aiuto concreto al ri-pensare Venezia, per liberarla almeno idealmente dalle masse che arrivano quotidianamente sui “condomini-giganti”. L’ultima idea del fotografo è quella di mettere il suo sito web a disposizione dei veneziani esasperati, in modo che possano esporre le problematiche legate all’incessante turismo.

Venezia e le Grandi NaviDal 22 ottobre c’è la coda fuori dal negozio Olivetti, una coda composta e rispettosa, quasi in religiosa attesa della riflessione sulla città più volte violata da un turismo poco sostenibile. L’esposizione fotografica, curata da Alessandra Mauro di Fondazione Forma, ripropone parte dei celebri scatti esposti lo scorso anno a Milano, ma è arricchita da altre fotografie meno recenti, comprese nel repertorio del maestro.

Racconta Gardin:”Ero turbato soprattutto dall’inquinamento visivo. Vedere la mia Venezia distrutta nelle proporzioni e trasformata in un giocattolo, uno di quei suoi cloni in cartapesta come a Las Vegas, mi turbava profondamente”.

Venezia e le Grandi NaviIl bianco e nero delle fotografie in mostra documenta il passaggio delle Grandi Navi, senza offrire un’alternativa: rende visibile ad un occhio sensibile e critico i contrasti della realtà, della società e del paesaggio, in una rappresentazione essenziale, senza alcun filtro. Secondo il FAI, le navi non sono l’unico sfregio condotto a Venezia, ma sono la forma più estesa di  una problematica più ampia, che investe l’intera città dal fragile equilibrio. Come limitare il turismo in maniera sostenibile per la città e per chi la abita e come migliorarne la qualità culturale? Questo è un quesito aperto, al centro del dibattito che più volte si è generato in merito, con prese di posizione da parte del Ministro Franceschini.

Gianni Berengo Gardin, ” Venezia e le Grandi Navi”

Venezia, negozio Olivetti, piazza San Marco 101

22.10.’15/ 06.01.2016 – mart-dom: h 10-18.30

fainegoziolivetti@fondoambiente.it

Di Luisa Galati

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