Noto come residenza romana di Benito Mussolini a partire dagli anni ’30, il complesso di Villa Torlonia, a Roma, appartenuto ai principi omonimi, comprende un ampio parco decorato con fontane e obelischi egiziani, la villa centrale, con ricchi affreschi insieme ad una preziosa collezione di statue e dipinti, e una specie di dépendance misteriosa: la cosiddetta Casina delle Civette.
In effetti l’edificio “fantasy”, unico nel suo genere, sembra vivere di vita propria, in una zona a parte rispetto all’intero contesto principesco: tale caratteristica ben rispecchia i tratti dell’erede della famiglia, Giovanni Torlonia Jr, il quale, fino al giorno della sua morte nel 1938, scelse proprio la Casina delle Civette come residenza privata ai margini del parco, per ritirarsi – come recita l’iscrizione sulla porta di ingresso – in “Sapienza e Solitudine”.
L’intero parco fu pian piano trasformato in una sorta di Disneyland per volontà di Alessandro Torlonia a partire dal 1832, con la successiva progettazione della Casina delle Civette: in origine la costruzione, nata nel 1840, era simile ad un rifugio di montagna, dalle moderne tendenze eco-chic, chiamata Capanna Svizzera.






Come arrivare alla Casina delle Civette: prendere la metropolitana (linea B – direzione Laurentina) e scendere alla fermata Policlinico. Percorrere viale Regina Margherita sino all’incrocio con via Nomentana al n°70.
Di Luisa Galati