Dopo pù di 40 anni, la ferrovia abbandonata Spoleto-Norcia è stato trasformata in un percorso ciclopedonale o più semplicemente in una nuova pista ciclabile!
La prima parte della pista ciclabile parte dalla ex stazione di Spoleto, città famosa per i suoi preziosi reperti storici, ed è realizzata da una salita molto tranquilla, di media intensità, facilmente percorribile anche dai giovani inesperti. Per fortuna i treni, allora, non potevano viaggiare su pendenze particolarmente estreme. La salita continua fino ad arrivare alla galleria di valico della Caprareccia, offrendo un’esperienza spettacolare ed unica. Pedalando si finisce infatti nell’antica galleria, al buio, per poi tornare alla luce dopo 10 minuti di pedalata misteriosa! Dopo l’uscita dalla galleria il percorso continua in discesa per circa 7 km, tra ombra e piante, superando ponti e gallerie, continuando ad avventurarsi in scenari antichi, fino ad arrivare a San Anatolia di Narco, un piccolo paese della Valdinarco. Da qui, per gli ultimi 30 km circa la salita diventa costante ma addirittura meno impegnativa del primissimo tratto. In quest’ultima parte il percorso si districa verso Castel San Felice e Vallo di Nera continuando a sfiorare le acque del torrente Nera.
Una volta raggiunta Norcia il percorso termina, lasciando nello spettatore il ricordo indelebile di un bellissimo tuffo nel passato. Il percorso, infatti, permette di visitare, in modo del tutto speciale, alcune tra le regioni d’Italia più verdi e cariche di storia. Di quella storia che parla attraverso i resti e che riempie ogni boccata d’aria e centimetro percorso.
di Manuela Camporaso
Fonti: varie
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