Questa novità sul tema dell’energia “pulita” nasce dall’idea di quattro adolescenti africane, si tratta di un prototipo nato senza ricorrere al petrolio o all’uranio ed è una delle costanti scientifiche più rilevanti degli ultimi anni.
Questa idea bizzarra ma molto efficace è stata premiata nel corso della quarta Maker Faire Africa nella città di Lagos in Nigeria, fiera dedicata ai giovani inventori che mettono alla prova il proprio talento scientifico.
Come funziona il generatore:
L’urina viene inserita in una cella elettrolitica che separa l’idrogeno che viene purificato da una sorta di filtro per poi essere spinto nel cilindro del gas che a sua volta spinge l’idrogeno in un altro cilindro pieno di borace liquido nel quale rimuove l’umidità del gas, così l’idrogeno risultante filtrato e purificato viene immesso nel generatore.
C’è da dire che nessuno dei ricercatori che sta lavorando su tale fonte alternativa di energia sembra essere convinto che la pipì porrà termine ai problemi dell’aumento della domanda di energia, in molti si stanno prodigando in studi alternativi. Ma l’idea andrà di certo approfondita, usare la semplice pipì umana per produrre energia elettrica (anche se può sembrare poco elegante) per abbandonare le fonti fossili è una strada che si potrebbe percorrere in futuro.
Di Maria Valentina Patanè