De Chirico in mostra a Ferrara con ” metafisica e avanguardie “, come ne recita il titolo, è stato e continua ad essere un autentico successo. A pochi giorni dalla chiusura, domenica 28 febbraio, cioè la prossima, si susseguono gruppi scolastici ma anche di adulti, studiosi e curiosi provenienti da tutt’Italia e non solo per visitare con interesse la kermesse dedicata all’artista di origini greche.
Con De Chirico pensiamo all’origine e all’ invenzione della pittura Metafisica, come una delle più innovative correnti artistiche della modernità. Le sue opere dialogano con alcuni tra i più grandi surrealisti, come il geniale Salvador Dalí , ma anche con l’eclettico Max Ernst. Di sicuro ebbe un incredibile ascendente sull’arte del Novecento, la cui eco non si è mai spenta. Gli occhi dell’angelo e dell’ebreo ci parlano ancora, testimoni di una polivalenza del tutto contemporanea, per cui si rende necessario dominare il piano della realtà cercando “l’occhio” in ogni cosa.
Per lottare contro l’illogicità del mondo, la pittura di De Chirico si trasforma in modo reale e dettagliato nei particolari.
“Contro la grande pazzia che esisterà sempre e continuerà a gesticolare e a far dei segni dietro il paravento inesorabile della materia’”, svela Paolo Baldacci, usando le stesse parole del pittore, “de Chirico inizia a dipingere un microcosmo di oggetti comuni, fatto di biscotti, di cartine, di guanti”.
Scopre l’intrigante cultura esoterica che domina la città estense, affascinato dagli affreschi di Palazzo Schifanoia, come si può vedere ad esempio in opere come “L’angelo ebreo” e “I pesci sacri”.
Ferrara diventa un cosmo, e si fa metafora artistica del mondo.
Il punto è che “Attraverso le sue opere, l’artista deve saper offrire una forma di riscatto: solo così l’arte diventa ‘evangelium’, una buona novella. Deve saper scovare lo spirito nascosto degli oggetti, attraverso la potenza della poesia e dell’arte”.
Gli anni ferraresi hanno maturato in De Chirico un movimento interiore volto a sciogliere il mistero dell’esistenza intesa come quotidiano enigmatico; le tele, così geometriche e astratte, altro non sono che proiezione esterna dello spirito di quegli oggetti e del loro fluire, con cui l’artista restituisce il senso della folle realtà umana.
Di Luisa Galati
DE CHIRICO A FERRARA. Metafisica e avanguardie
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016
Mostra a cura di Paolo Baldacci e Gerd Roos, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica, Milano / Berlino