Elisabeth Strigini è nata in Francia, dove si è laureata in medicina presso l’università di  Montpellier e ha conseguito un master in ricerca scientifica presso la Oxford University, nel Regno Unito. Dopo aver lavorato 2 anni nella ricerca clinica ha deciso che doveva seguire un’altra strada e si è dedicata alla sua passione per la pittura. Oggi vive e lavora tra New York e Londra.

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Si tiene a Milano al Museo della Permanente l’esposizione di oltre trenta opere fra oli e tecniche miste su tela realizzate nell’ultimo decennio dall’artista Elisabeth Strigini.
L’esposizione al Museo della Permanente comprenderà  un opera dal titolo Binky che rappresenta il più famoso cerbiatto fabiesco della Disney, la quale verrà donata ai bambini del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano diretto dal Dott. Luca Bernardo.

La mostra accompagnerà il visitatore in tre grandi stanze labirintiche, divise in macroperiodi per toccare i suoi motivi cari alla sua riflessione, come la religione, le guerre, la paura, i massmedia e l’educazione del suo rapporto con la realtà odierna interpretata come una favola amara. L’obbiettivo sarà quello di creare con la complicità di Peter Bottazzi un sogno-visione nella quale le immagini si trasformino in un ipertesto surreale capace di trasformare la realtà in una dimensione trasognata.

I temi che ci saranno nella prima importante personale italiana dell’artista Elisabeth Strigini sono Fantasy, American Story e Portraits che andranno dal 13 luglio al 13 settembre 2012 con la mostra del titolo Contemporary Tales.

Fantasy
E’ inspirata alle fiabe dell’infanzia che narrano di castelli incantati immersi in atmosfere cupe e angosciati abitate da cerbiatti, paesaggi fatati dove può succedere qualsiasi cosa da un momento all’altro, da bambini distesi sull’erba addormentati, da queste immagini si arriva a percepire il bellissimo mondo ribaltato dei più piccini con gli occhi degli adulti.

American Story
In questo caso l’artista è inspirata da ciò che la circonda, in un contesto culturale assediato da media di massa e da un flusso di immagini trasmette via etere..l’universo di internet interagisce con lei andando a formare un fili-rouge tra immaginazione e realtà. Il carisma delle pop-star influenza la serie omonima di Pop Star, la vita di Michael Jackson o delle Spice girl (opera SG DEL 2009) affascinano da sempre l’autrice diventando la materia prima della sua creatività stimolata dall’abuso che i media e il pubblico compie della privacy altrui. The Ranch (2007) ranch del presidente Bush tratta da un’immagine circolata in rete. A Year ago (2008) razzismo di Jena Six fatto realmente accaduto nel 2006, mentre il tipico dolcetto americano diventa una massa gigantesca bianca e gommosa che avanza fantasmatica verso bambine sperse nella nebbia come in Little Girl and white Marshmallow (2005).

Portraits
Questo percorso coincide con i viaggi continui che ha percorso l’artista da un continente all’altro e dove ha progettato ritratti immaginari e autoritratti fantasiosi di personaggi sospesi fra attualità e suggestioni cinematografica. Ironia e inquietudine non mancano nell’opera una vera dark tale Serial Hairdresser il ritratto gotico di un parrucchiere pericoloso. Il suo orizzonte si allarga anche a citazioni classiche dai pittori del rinascimento  (Jan Van Eyck, a Raffaello,ad Albrecht Dùrer e Hans Holbein) fonte della sua inspirazione in forma classica e anima attuale. Elisabeth dipinge anche particolari del viso  (come ‘opera del GP 2010), dedicata all’artista Grayson Perry. In questa serie non manca la sua vocazione fantasy di ritratti sinistri dove nasconde se stessa nel costume di un Teletubbies e farcisce ritratti allegorici di simboli rubati al magazine, alle tv che si mescolano con garbo per svelare un racconto attuale di cui alla fine lo spettatore scopre d’essere protagonista.

La mostra sarà accompagnata da un volume edito 24 ORE. Cultura in edizione bilingue italiano/inglese introdotto da testi critici di Angelo Crespi e Chiara Gatti curatori della mostra Guy Lesser (scrittore e giornalista) e Gauthier Hubert (artista belga che lavora con installazioni e dipinti).

Milano, Museo della Permanente   13 luglio – 13 settembre 2012

orario apertura: 10.00>13.00 14.30>18.30

Di Maria Valentina Patanè

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