In Cile i Mapuche vincono contro il progetto Enel; la multinazionale Enel Endesa ha dovuto ritirare il suo più grande progetto idroelettrico.
Il comunicato diffuso dalla Comunità Mapuche, un’antica popolazione indigena risalente all’Impero Inca, riporta:“Abbiamo vinto una battaglia e vinceremo la guerra con la forza di tutti per vivere in armonia e benessere. Siamo una comunità che sta costruendo un progetto di società e di paese e non vogliamo imprese predatrici dei nostri beni e delle risorse di madre terra. Dopo tanti sacrifici siamo riusciti ad espellere Endesa Enel dal nostro territorio”.
La consultazione con le comunità locali è durata circa 700 giorni ed è stata definita dal segretario del parlamento Mapuche come: “fraudolenta e dittatoriale perché è stato il servizio di Valutazione Ambientale che ha imposto le modalità di gestione della consultazione senza averle concordate prima con la comunità”.
Il progetto della centrale idroelettrica è ad oggi il più grande di Enel in Cile, con un investimento previsto di svariati milioni di dollari, ma Enel dovrà cambiere il progetto proponendo una soluzione più sostenibile e garantendo un minimo impatto sull’ambiente circostante.
Il Cile, come altri pochi luoghi del mondo, è un territorio ricco di risorse e storia antica. Far vincere una multinazionale per coprirne il passato ed inquinarne il presente rappresenterebbe un’altra grande sconfitta per l’ambiente e l’umanità.
di Manuela Camporaso
Fonte: www.eldesconcierto.cl