Gli abiti da sera creati da Piero Tosi per Silvana Mangano in “Morte a Venezia” trovano la loro chiara ispirazione nelle mise più sognanti degli stilisti di oggi. Nove sono i films rappresentati per altrettanti modelli femminili ed epoche storiche, da” Mambo” e “Tempo d’estate” a “Senso”, “Anonimo Veneziano”, “Morte a Venezia”, “Casanova”, “Il Talento di mister Ripley”, “Le ali dell’amore”, “The Tourist”.
Si delinea così un cinema raccontato attraverso lo stile e, cosa ancora più interessante per il visitatore, una città raccontata attraverso le trame del tessuto. Il rapporto creativo che lega, del resto, molti designers e artisti a questa città, viene esplicitato nella figura di Gianfranco Ferrè, uno dei più abili traduttori dell’opulenza rinascimentale e del barocco lagunare, uno dei nomi della moda presente in una video-intervista all’interno del Palazzo.
L’esposizione, che attraversa la storia della Mostra d’Arte Cinematografica del Lido di Venezia, resterà aperta fino al 6 gennaio 2013.
Di Luisa Galati