Corpo in silicone, scheletro in titanio e giunti in PVC per assumere qualunque posizione, genitali assolutamente realistici, circuiti interni per il riscaldamento e per vibrazioni, micromovimenti ed altro, pelle anallergica: ecco il curriculum di base di questa estrema evoluzione della classica, ormai lontanissima bambola gonfiabile, una creatura artificiale, un surrogato ginomorfo che può essere completamente customizzata a richiesta del cliente fino a ricreare nei minimi particolari la donna dei desideri, o l’amore perduto.
Liquidare l’argomento pensando sia qualcosa tra il feticistico ed il grottesco sarebbe superficiale; il fenomeno delle donne più vere del vero, e sempre a disposizione, è attentamente studiato da sociologi e sessuologi, ed è in crescita. A volte alla base vi sono impedimenti psichici, psicologici o addirittura fisici, come nel caso di molti portatori di handicap; fatto sta che non è inusuale che tra esseri umani e supporti di questo genere si sviluppino relazioni, ovviamente a senso unico, anche forti e durature. C’è chi le porta a letto per avere compagnia, chi le acquista per ricordare una donna particolarmente amata, addirittura chi le porta con sé nel mondo esterno, a teatro o al cinema, per non sentirsi solo.
Di Carlo Vanni