L’opera è un piacevole mix tra monologhi alla vecchia maniera recitati da attori di teatro, e testimonianze e documenti dell’epoca, il tutto ben ritmato da una colonna sonora ben calibrata, ideata dal musicista Lele Marchitelli – che è anche il marito di Serena Dandini -.
Uno degli interpreti, Andrea Di Casa, che nel film è il bandito Host Fantazzini, emergente per il grande schermo ma proveniente da anni di teatro, ha spiegato per DVclub in un’intervista subito dopo la proiezione e i lunghi applausi: “Renato De Maria aveva già in mente dì realizzare il film con attori di formazione teatrale. Ci ha chiamato e ha voluto noi”. Di Casa è apparso visibilmente emozionato, e con lui anche il regista, compagno della nota attrice Isabella Ferrari. Gli altri protagonisti sono il giovane Francesco Sferrazza Papa, (Ezio Barbieri, l’unico bandito ancora vivente oggi 92enne), Luca Micheletti ( Luciano Lustring, il cosiddetto “Solista del mitra”), Sergio Romano (Paolo Casaroli chiamato il ‘Dillinger bolognese’), Ottobrino ( Pietro Cavalero) e Paolo Mazzarelli ( Luciano De Maria ); ebbene sì, sono i nomi di altrettanti banditi che hanno attraversato i decenni della Milano antecedente il boom economico e della vecchia Torino in cui dominava la Fiat.
Di Luisa Galati