NAO è programmato per svolgere vari programmi educativi nelle scuole, nelle università e nei centri di ricerca per fornire esempi pratici per l’insegnamento di materie scientifiche e tecnologiche e per ricerche nel campo della robotica, psicologia e medicina.
Ma soprattutto NAO è stato sviluppato appositamente per assistere le persone anziane, affette da autismo e i disabili che hanno bisogno di cure e attenzioni continue.
Secondo lo psicologo Murat Sarisoy (autore di numerosi studi su bambini affetti da autismo e altri disordini dello sviluppo) il robot umanoide NAO è un’idea molto affascinante ed è convinto che sarà in grado di conquistare molti bambini autistici che spesso sono interessati a strumenti elettronici e metallici, e conferma: “credo che NAO sarà utile a questi bambini per il loro sviluppo delle capacità linguistiche e comunicative e anche per quanto riguarda lo sviluppo motorio”.
• Ha quattro microfoni posizionati sulla testa e un sistema di analisi e riconoscimento vocale (che lo rendono in grado di comunicare verbalmente con un essere umano comprendendo i comandi che gli vengono dati, come sollevare e spostare oggetti).
• Possiede una precisa visione stereo mediante l’utilizzo di due videocamere CMOS con risoluzione 640×480 pixel che riescono a catturare fino a 30 immagini al secondo.
• Ha la dimensione di un bimbo (è alto 53 centimetri e pesa 4 kg).
NAO riconosce facilmente visi, forme e colori e consente di studiare attentamente l’ambiente in cui si trova, è in grado anche di individuare un oggetto in movimento che si dirige verso di lui. Se viene toccato rileva la pressione e reagisce a seconda di come è stato programmato e se cade è in grado di rialzarsi da solo grazie al miglioramento hardware e software di ultima generazione NAO NEXT GEN.
Di Maria Valentina Patanè