Mother! di Aronofsky, il film incubo che divide a Venezia 74
Jennifer Lawrence in mother!, from Paramount Pictures and Protozoa Pictures.

Mother! di Aronofsky, il film incubo che divide a Venezia 74

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Darren Aronofsky torna a Lido dopo 7 anni da ” Il cigno nero, film con protagonista una Natalie Portman letteralmente trasfigurata nell’animale dalla sua passione per la danza.

L’atmosfera inquietante che svela l’inconscio è padrona anche dell’ultimo lavoro del regista di origini ebraiche e russe, e si concentra all’interno di una vecchia casa in via di ristrutturazione.

Mother! di Aronofsky, il film incubo che divide a Venezia 74
Jennifer Lawrence in mother!, from Paramount Pictures and Protozoa Pictures.

I “cattivi”, tanto per iniziare l’incubo, saranno Bardem e una penetrante Michelle Pfeiffer, che ha confidato alla stampa:Mi interessa quello che sta sotto alla gente, i lati oscuri e ciò che non si vede. Noi pensiamo di essere e apparire diversi, ma in realtà non lo siamo, non si vede davvero“. Mother! di Aronofsky, il film incubo che divide a Venezia 74

C’è chi ha fatto un confronto col film in concorso a Venezia 74 e “Rosemary’s baby” di Polanski, ma qui Aronofsky parla per metafore e allegorie, talmente tante e sottese non è nemmeno possibile elencarle e capirle tutte in un colpo.

Dopo i fischi alla proiezione per la stampa – come era successo per “The fountain-, il film non esaurisce i tanti interrogativi, anzi, se possibile, ne pone di nuovi. “Mother!”

Chi è? Veste i panni di Jennifer Lawrence, una moglie cui non viene dato neanche un nome, il cui corpo e maternità saranno completamente fagocitate dall’uomo che le è accanto: il marito è uno scrittore, interpretato da Javier Bardem. 

Ma come è nato il personaggio estremo, che dona veramente tutto per amore, la Madre? “Ci ho messo anni per realizzare tutti i film che ho fatto, per Il cigno nero ce ne ho messi addirittura dieci, mentre questo film è uscito dalla mia mente in cinque giorni – ha dichiarato Aronofsky in conferenza stampa  – la storia è scaturita come frutto di un sogno febbricitante, pensando al nostro pianeta come a una casa che stiamo distruggendo.

Mother! di Aronofsky, il film incubo che divide a Venezia 74 Questo è un film nato dalla rabbia di vedere cosa succede all’unica casa che abbiamo e non poter far nulla”. 

Il controverso regista è del tutto consapevole del fatto che il suo film non è adatto e non piacerà a tutti gli spettatori:“so che è un cocktail forte che qualcuno può rifiutare di bere, ma basta leggere i giornali e vedere i notiziari per rendersi onto che ogni luogo convive con l’orrore e la devastazione del pianeta”. Aronofsky, militante ambientalista, ha svelato che quest’ultimo film è nato durante una spedizione nell’Antartico, in cui ha conosciuto una scrittrice nativa, che gli ha mostrato una specie di parallelismo tra la violenza verso le donne aborigene e quella verso la Terra. Anche i colori del film riflettono quelli del nostro pianeta, della nostra casa.

Mother! di Aronofsky, il film incubo che divide a Venezia 74Ma c’è anche un’aspetto vampiresco, metafora del narcisismo. Darren mi ha messo in contatto con una parte di me che non conoscevo, con un tipo di donna completamente diversa da qualunque abbia mai interpretato, è stato difficile ma è stato bello”, ha affermato dal canto suo la Lawrence.

L’intento del film, per il regista americano, è far vivere in prima persona allo spettatore, come un vero incubo, l’invasione, proprio com’è per la madre protagonista, lungo un ritmo che è “come una febbre”. 

Non ci si deve aspettare il classico horror, perché anche se l’atmosfera lo è, il lavoro di Aronofsky cambia spesso prospettiva e direzione, lasciando piombare lo spettatore in un’ansia cupa e crescenteSicuramente, al di là del gusto personale, e se il film potrà piacere o no, una cosa è certa; non lascerà indifferenti.

Di Luisa Galati

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