La bacca di Synsepalum dolcificum, anche nota come Miracolina, fu scoperta all’inizio del ‘700 da un esploratore francese che aveva notato come i nativi dell’Africa occidentale usavano i frutti della bacca per condire le loro pietanze. La cosa strana era che le bacche non avevano nessun sapore di per sé, ma quando venivano addizionate a cibi o bevande acide, queste venivano percepite come dolci.
Infatti la Miracolina riesce ad ingannare i recettori del sapore presenti sulla lingua e fa si che la sensazione di “dolce alterazione” duri fino a 60 minuti dopo la sua assunzione. Il vantaggio, rispetto agli altri dolcificanti naturali, è che la Miracolina è una glicoproteina non metabolizzata con l’azione dell’insulina e quindi rappresenta un’alternativa per i diabetici. E in più non contiene calorie!
Non tutti sanno che questa vera e propria magica bacca viene usata da 20 anni in Giappone ma è vietata negli USA e non autorizzata in Europa. Il divieto è stato applicato negli anni 70 e per motivi che risultano poco chiari. Tra gli anni ’60 e ’70, infatti, nacque una diatriba per la sua commercializzazione, fino a quando l’FDA (U S Food and Drug Administration), l’ente che autorizza e controlla l’uso di cibi farmaci in America, decise di bandire il frutto dal mercato americano con la motivazione che risultasse nocivo per coloro che soffrono di diabete. Questa pericolosità, però, non è stata mai dimostrata.
E’ curioso infatti notare che mentre vietava la Miracolina, l’FDA stava autorizzando la vendita dell’ aspartame, il dolcificante chimico prodotto dal colosso farmaceutico Searle (ora parte di Pfizer): un business da miliardi di dollari. Ma forse ancora non tutti sanno che l’aspartame è un comprovato neurotossico e negli USA è in corso un processo collettivo, su richiesta di migliaia di consumatori, che stanno chiedendo all’ex compagnia farmaceutica centinaia di milioni di dollari per i danni causati dall’aspartame. Secondo le accuse, e prove dei danni fisici causati dalla sostanza sarebbero state nascoste seppure risultassero già palesi durante le prime prove cliniche.
Questo frutto cresce solo su suoli acidi, in ambienti tropicali umidi e viene venduto maggiormente in Giappone, dove si vendono i frutti surgelati e le pasticche di Miracolina: prodotti molto richiesti e usati da almeno ventanni. E’ tempo che anche l’Europa inizi a valutare la sua immissione nel mercato sulla base di prove scientifiche concrete.
di Manuela Camporaso
[fonti varie]