LE OLGIUS IN SIBERIA

LA SIBERIA E LE OLGIUS – IL MISTERO DELLE CUPOLE DI METALLO

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La Siberia è una grande regione della Russia e comprende una grande parte della steppa eurasiatica. Si estende dagli Urali fino all’Oceano Pacifico, e dall’Oceano Artico verso le colline del Kazakistan, fino ai confini con la Mongolia e la Cina. La Siberia, il cui nome significa “terra che dorme”, è luogo oggetto di numerosi insediamenti engimatici e strani ritrovamenti. Questa regione del pianeta Terra è circondata da una serie di antichi misteri irrisolti comemle Olgius:

La Repubblica di Yakutia si trova nella Russia nord-orientale ed è conosciuta anche come il luogo più freddo del pianeta Terra. Nei pressi del bacino superiore del fiume Viliuy c’è una zona difficile da raggiungere, un luogo che porta i segni di un tremendo cataclisma avvenuto centinaia di anni fa e che ha sradicato quasi l’intera foresta, spargendo frammenti di roccia per centinai di chilometri quadrati: il nome antico di questa zona è Uliuiu Cherkechekh che si traduce come Valle della Morte. Ed è qui che si trova la taiga siberiana: un vasta area piena di foresta di conifere, alberi sradicati e ampie paludi. Il territorio è completamente incontaminato, disabitato ed inesplorato, proprio come la giungla amazzonica. Quest’area si estende per più di 100 mila chilometri quadrati ed è priva di qualsiasi tipo di strada.

Secondo i racconti dei locali, questa particolare zona della Siberia sarebbe colma di strane ed innaturali strutture metalliche a forma di cupola chiamate Olgius situate in profondità nel terreno e rilevabili in superficie grazie al colore palesemente in contrasto con le vegetazione naturale.

LE OLGIUS IN SIBERIA

I cacciatori nomadi hanno descritto le cupole come una specie di costruzioni di ferro (kheldyu) impiantate nel terreno perennemente ghiacciato. Sembra siano fatte di un metallo simile al rame ma così forte che non può essere danneggiato. Nessuno è mai stato in grado di asportarne neanche un parte per portarla via…

Alcune di queste cupole hanno la forma di una pentola capovolta ed un’apertura sulla parte superiore che, grazie ad una scala a chiocciola, conduce fino a una galleria circolare. Nonostante le temperature glaciali esterne, i cacciatori hanno affermato che gli interni di queste Olgius sono piacevolmente riscaldati.

LE OLGIUS IN SIBERIA

Gli ufologi russi hanno proposto due teorie sulle cupole di metallo. La prima afferma che potrebbe trattarsi di rottami provenienti da un’antica astronave distrutta in un incidente aereo. La seconda ipotesi, avanzata dal ricercatore Valery Uvarov, afferma invece che le Olgius potrebbero essere un’antica arma costruita dagli extraterrestri per proteggere il nostro pianeta da eventuali pericoli esterni, quali meteoriti, nemici o attacchi alieni ostili. Secondo qualcuno grazie a queste cupole è stato distrutto anche il meteorite di Chelyabinsk nel Febbraio 2013.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento: www.youtube.com/watch?v=GhS6_ihGsiY

LE OLGIUS IN SIBERIA

Storie recenti

Esistono storie recenti di viaggiatori che si sono avventurati nella Valle della Morte e hanno trovato le misteriose cupole. La prima testimonianza indiretta delle cupole risale al 1853, quando il noto esploratore, antropologo e geografo Richard Maack, riporta nei suoi resoconti:

“A Suntar, un insediamento Yakut, mi è stato detto che nel corso superiore del fiume Viliuy si trova un enorme cupola di metallo affondata nel terreno. […] La sua dimensione è sconosciuta in quanto è visibile solo il cerchio che emerge dal terreno.”

Nel 1979 una spedizione archeologica partita da Yakutsk tentò di individuare il luogo descritto del geologo ma purtroppo i mutamenti del territorio e della vegetazione avvenuti dopo tanti anni non consentirono di ritrovare l’oggetto misterioso. Inoltre, come spiegano gli abitanti del luogo, a causa della fitta vegetazione della foresta, si può passare a 2 metri da qualcosa senza nemmeno notarla.

Tra i resoconti più accurati, c’è quello di Mikhail Korecky, il quale nel 1996 inviò una lettera al quotidiano Trud dove affermava di essere stato nella Valle della Morte per ben tre volte. La prima fu nel 1933, all’età di 10 anni; la seconda nel 1937 e infine nel 1947 con alcuni amici. Korecky affermava di aver individuato sette cupole tra i 6 e i 9 metri di diametro. Nell’ultima visita, Korecky e i suoi amici trascorsero la notte in una di esse. Benché quella notte non successe nulla di particolare, nei giorni a seguire uno dei suoi compagni si trovò a perdere quasi tutti i capelli, mentre a Korecky uscirono due piccole bolle sulla guancia che non si sono mai più rimarginate.

Riferimenti:

http://www.ilnavigatorecurioso.it/2015/10/27/le-misteriose-struttura-a-cupola-della-siberia-possibili-sistema-di-difesa-extraterrestre/

Di Manuela Camporaso

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