Ed è qui che l’attenzione di Theodore viene attirata da uno spot pubblicitario. Questo promette di vivere emozioni grazie al nuovo sistema operativo OS1, un’intelligenza artificiale mai vista prima capace di avere una propria coscienza (una certa assonanza con l’OS di casa Apple sarà del tutto casuale?). Così conoscerà Samantha, la voce di OS, nella versione originale quella di Scarlett Johansson, in quella italiana di Micaela Ramazzotti.
Le evoluzioni del pensiero artificiale, la possibilità che enti non biologici possano assumere una forma di “coscienza” o essere riconosciuti coscienti da parte degli esseri umani, con tutte le conseguenze del caso, ci pone di fronte ad implicazioni che forse ora facciamo fatica ad immaginare.
Un tema dibattuto fin dai tempi di “Blade runner” se vogliamo. La fatica nelle relazioni qui è estrema: ci si affida a scrittori per farsi scrivere lettere d’amore o d’amicizia, sentimenti che altrimenti non si saprebbe come esprimere, tanto che scriverle diventa un lavoro. Ci si può sentire soli in mezzo alla gente e in compagnia grazie ai sistemi operativi. Un chiaro esempio ne è l’interazione tra Theodore e i vicini, coi quali scambia poche parole, mentre può intrattenere lunghe conversazioni con Samantha cui può raccontare tutto sentendosi a suo agio, forse proprio perché non ha corpo né uno sguardo a giudicarlo.
Siamo una generazione schiacciata dalla tecnologia, guardiamo al futuro senza riflettere al come fare per arrivarci. Secondo Phoenix conta di più pensare al passato e a ciò che siamo stati, per capire cosa vogliamo diventare: ”Jonze parla attraverso “Her” di relazioni, di tutti i tipi e in tutti i campi. Gli interessa esaminare l’evoluzione dei rapporti ai giorni nostri.
Certo il settore ipertecnologico è affascinante, ma forse dovremmo concentrarci maggiormente sui sentimenti”.
Di Luisa Galati